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Centro Di Odontoiatria Estetica Dott. Robson Ribeiro

Ortodonzia

L’Ortodonzia è la branca dell’odontoiatria che si occupa della prevenzione e della cura delle malocclusioni. Il termine ortodonzia significa “denti dritti”, mentre malocclusione vuol dire “cattivo morso”, oppure, in altre parole, “cattiva relazione di contatto tra i denti dell’arcata superiore e quelli dell’arcata inferiore”.

La causa di molte maleocclusioni, va ricercata nella genetica del paziente, ma altre si sviluppano per motivi cosiddetti “ambientali”. A volte ambedue i fattori si associano, dando luogo ad alterazioni di crescita dei mascellari e di sviluppo della dentizione che determinano, in ultima istanza, disarmonie nella forma del viso e nell’estetica del sorriso, oltre a malattie a carico dell’apparato masticatorio (da qui gli altri nomi della branca che sono ortopedia dento-facciale e ortognatodonzia).

Diagnosi – Piano di trattamento – Terapia –
La diagnosi di malocclusione richiede un attento esame clinico del paziente, osservazioni e misurazioni sui calchi in gesso delle sue arcate dentarie e la valutazione delle radiografie.

Alla diagnosi segue il piano di trattamento. Mentre la prima ci permette di definire l’anomalia riscontrata, con il secondo tracciamo le linee generali di trattamento che dobbiamo seguire per riportare l’anomalia nell’ambito della norma clinica. In ultimo c’è da stabilire la terapia, la scelta cioè degli apparecchi ortodontici più idonei per realizzare il progetto di trattamento.

Gli apparecchi ortodontici
Per il trattamento delle malocclusioni disponiamo di apparecchi fissi e mobili che spesso utilizziamo associati tra loro o applicati in sequenza. Oggi prendono sempre più importanza gli apparecchi per l’allineamento dei denti che preservano in corso di terapia l’estetica del sorriso: gli attacchi in ceramica policristallina e il cosidetto apparecchio invisibile. Si tratta in realtà di attacchi incollati alla superficie linguale dei denti o di speciali mascherine in plastica trasparente che non si notano quando vengono portate.

Gli apparecchi di contenzione
Al termine del trattamento ortodontico il paziente riceve gli apparecchi di contenzione che servono a promuovere la stabilizzazione della correzione. L’apparecchio ortodontico fisso [foto] più popolare è composto di attacchi metallici o ceramici che fissati ai denti vengono agganciati da strumenti meccanici: fili, elastici, molle e trazioni extraorali, in grado di portarli nelle posizioni corrette.

Per mezzo dell’apparecchio fisso di ortodonzia il dente può essere spostato per grandi distanze, in tutte le direzioni e con ogni tipo di movimento, incluso quello corporeo, tanto che il suo uso permette la correzione di malposizionamenti dentali non trattabili con altri apparecchi.

L’attacco ortodontico attacco ortodontico (bracket) è l’elemento principale dell’apparecchio fisso. Esso presenta una base trattata in maniera tale da permettere l’adesione al dente, e un corpo nel quale sono ricavate due componenti fondamentali: la scanalatura a sezione rettangolare (slot) per l’inserimento di fili metallici e le alette per il trattenimento delle legature necessarie a bloccare i fili nell’attacco.

La correzione delle disfunzioni muscolari associateapparecchio ortodontico

Poiché molte malocclusioni, sia dentoalveolari che scheletriche, si presentano associate a disfunzioni della muscolatura oro-facciale conseguenti a deglutizione atipica e respirazione orale, la diagnosi, il piano di trattamento e la terapia devono riguardare anche tali disfunzioni.

Rilevare in fase di diagnosi ed eliminare in corso di trattamento ortodontico i malfunzionamenti della muscolatura orofacciale, implicati come causa efficace o come concausa nella formazione delle malocclusioni, ci permette di rimuovere, anzitutto, gli ostacoli che si frapporrebbero alla loro correzione e, cosa non trascurabile, di facilitare il mantenimento nel tempo del risultato del trattamento.

Ortodonzia Fissa
S’intende per ortodonzia fissa l’utilizzo di apparecchi per la correzione dei disallineamenti dentali che l’ortodonzista incolla o cementa ai denti, lasciandoceli per tutto il tempo del trattamento.
L’attacco ortodontico è definito in inglese Twin Bracket Edgewise che tradotto è attacco gemellare di costa. Gemellare perché formato da una doppia coppia di alette, mentre “di costa” o “di taglio” fa riferimento alla possibilità di inserire nella sua scanalatura fili rettangolari dal lato più corto, essendo l’altezza di questa inferiore rispetto alla profondità.

Ortodonzia Mobile
S’intende per ortodonzia mobile l’utilizzo di apparecchi per la correzione dei disallineamenti dentali che è il paziente ad applicare e rimuovere dalle arcate dentarie.

Apparecchi mobili meccanici
Tra questi troviamo la placca meccanica intrinsecamente attiva, più conosciuta come “placchetta mobile”. E’ un apparecchio formato da un corpo in resina acrilica che trattiene nella sua struttura sia gli elementi che ne permettono l’aggancio ai denti sia quelli più propriamente meccanici, viti molle archi, che una volta attivati sono in grado di spostare i denti. La correzione è determinata da un’azione prevalente sulle posizioni dentali.

Apparecchi mobili funzionalimonoblocco di Andresen
Altri apparecchi di ortodonzia che il paziente può applicare e rimuovere sono di tipo funzionale. Essi si caratterizzano per il fatto che le forze in grado di determinare la correzione della malocclusione sono estrinseche all’apparecchio. Prodotte dalle modifiche della matrice funzionale che determina la crescita scheletrica dei mascellari e lo sviluppo della dentatura.

Questo tipo di apparecchi agisce sia sulle posizioni dentali che sulla crescita scheletrica, correggendo la malocclusione con un vero e proprio effetto combinato, ortodontico e ortopedico.

Apparecchi mobili estetici

Si tratta di sottili mascherine in resina trasparente che il paziente applica sulle arcate dentarie. L’allineamento dei denti con questi apparecchi è anche chiamato ortodonzia invisibile, per il fatto che non alterano l’estetica del sorriso.

L’azione è sulle posizioni dentali, efficace perciò per i disallineamenti dentali che non richiedono la correzione di anomalie scheletriche associate.