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Centro Di Odontoiatria Estetica Dott. Robson Ribeiro

Sbiancamento

Il sorriso e i denti di una persona sono tra le prime cose che noi guardano quando comunichiamo con gli altri. Un bel sorriso dà un’idea di igiene, di ordine, e contribuisce a valorizzare l’intero individuo. Al contrario invece la visione di denti gialli, sporchi e con tartaro danno l’idea di una persona che non si cura.

Il colore dei denti è un fattore individuale, come il colore della pelle. Esso non è mai un bianco deciso, ad esempio, quello della porcellana. Il “bianco naturale” dei denti presenta comunque lievi sfumature che vanno dal giallo al grigio, più o meno accentuate, che aumentano d’intensità dal bordo libero al colletto gengivale di ogni singolo dente. I canini, tra l’altro, hanno di regola un colore più carico degli altri, ed il bordo incisale specialmente degli anteriori possiede un certo grado di traslucenza.

Al contrario di quanto si possa pensare, non è lo smalto che determina il colore dei denti. Esso infatti, è traslucido: dalla sua superficie traspare il colore della dentina sottostante. Con il passare del tempo però lo smalto può colorarsi assorbendo pigmenti da cibi e bevande, mentre la dentina tende ad ispessirsi per apposizione continua nella camera interna presente nella corona dei denti. Ciò fa sì che con l’invecchiamento, i denti si scuriscano e perdano la loro originaria brillantezza. Inoltre, alimenti (caffè, tè, vino rosso), tabacco e medicine con il passare degli anni determinano il cambiamento del colore naturale dei denti rendendoli gialli e spenti.

Perché i denti diventono scuri!

Il cambiamento di colore può avvenire per diversi motivi:

– Alterazioni congeniti dello smalto
– Assunzione di particolari antibiotici (tetraciclina) durante la fase di sviluppo dei denti
– Fluorosi dei denti a causa di un eccessivo dosaggio di fluoro
– Pigmentazione attraverso l’assunzione prolungata di tè, caffè, vino rosso, fumo di tabacco, ecc.
– Dente non vitale o trattamento radicolare
– Età: generalmente i denti diventano più scuri con l’avanzare dell’età

Gli attuali progressi dell’odontoiatria cosmetica consentono spesso di riportare il colore dei denti al loro colore naturale che avevano un tempo: si può perfino arrivare ad ottenere un bianco un po’ “innaturale”, tipo porcellana, totalmente privo di sfumature di colore. Alcune persone richiedono erroneamente proprio il colore “bianco porcellana” perché desiderano far apparire i loro denti più bianchi possibile.

Avere i denti gialli però non vuol dire necessariamente avere una scarsa salute orale. Una persona che ha uno stato di salute orale buono e che mantiene un’ igiene orale corretta ma che presenta un colore dei propri denti ormai ingiallito e spento, può decidere di sottoporsi a un trattamento sbiancante per migliorare il proprio sorriso.

Una persona che presenta carie, placca e tartaro non può sottoporsi al solo trattamento sbiancante pensando che avere i denti bianchi significa avere una buona salute orale.

E per questo che è necessario prima di sottoporsi ad un trattamento sbiancate andare dal dentista che, oltre a una visita di controllo, sottoporrà il paziente a una seduta di igiene orale, togliendo con strumenti professionali placca e tartaro presenti.

La presenza di placca e tartaro causa diversi stati infiammatori, che vanno dalla semplice gengivite (arrossamento gengivale, sanguinamento allo spazzolamento) fino a ben più gravi parodontiti che, se non curate, nel giro di anni possono portare alla mobilità e addirittura alla perdita dei denti. (Vedi anche sessione Igiene orale ).

Metodi di sbiancamento dentale

I metodi di sbiancamento dei denti oggi disponibili si dividono in:

– Sbiancamento esterno solo per i di denti vitali
– Sbiancamento interno solo per i di denti devitalizzati

Lo sbiancamneto esterno dei denti vitali (polpa viva) può essere effettuato con due diversi metodi:

– Metodi di sbiancamento professionali
– Metodi di sbiancamento “fai da te”

In questa sessione prenderemo in esame essenzialmente i metodi di sbiancamento professionali che sono quelli che effettuiamo nel nostro studio.

Metodi di sbiancamento professionali
I metodi di sbiancamento professionali sono essenzialmente caratterizzati dal fatto che sia che vengano fatti in studio o a casa, sono comunque sempre sotto la supervisione di un medico dentista, e si dividono in:

– Sbiancamento fatto in studio – Sbiancamento alla poltrona con attivazione luminosa
– Sbiancamento fatto a casa – Sbiancamento a casa senza attivazione luminosa con mascherina individualizzata

I sistemi sbiancanti professionali sono caratterizzati da:

– supervisione di un medico dentista
– percentuale elevata di perossido di idrogeno (anche 35 %)
– sistemi di applicazione individuali per permettere al gel di agire con la massima efficacia e con il minimo degli effetti collaterali
– garanzia di raggiungere il massimo sbiancamento possibile
– tempo necessario per lo sbiancamento minore
– durata dei risultati maggiori
– costi più alti rispetto ai sistemi di sbiancamento fai da te “da banco”

Prodotti sbiancanti

Quasi tutti i prodotti per lo sbiancamento dentale sia professionale che “fai da te” hanno lo stesso principio attivo sbiancante: il perossido di idrogeno o il perossido di carbammide (che comunque poi si trasforma in perossido di idrogeno). Quello che cambia è la concentrazione del prodotto e il metodo di applicazione.

Sbiancamento fatto in studio

Lo sbiancamento in studio prevede, oltre all’uso di perossido di idrogeno ( 35%), anche l’uso di una sorgente di energia per catalizzare la reazione.

Per quanto riguarda la sorgente di energia questa può derivare da una lampada alogena, a luce ultravioletta, a led, al plasma o da un laser. (Nel nostro studio utilizziamo sia la lampada al Plasma che il Laser)

Le lampade per lo sbiancamento al Plasma sono dotate di un particolare cristallo che diffonde la luce contemporaneamente a entrambe le arcate (full-arch).

Vantaggi:

– Sbiancamento fino a 15 tonalità in meno di un’ora
– Collaborazione del paziente praticamente inesistente (basta una sola seduta di un’ora)
– Durata dell’effetto sbiancante da 1 a 2 anni

Svantaggi:

– Possibile sensibilità dentale dovuta all’alta concentrazione di perossido di idrogeno
– Costi piuttosto elevati se rapportati alle altre metodiche di sbiancamento professionale, dovuti al tempo in cui il paziente occupa fisicamente la poltrona e al tempo utilizzato dal dentista e dal personale.

Sbiancamento in Studio – Laser

Oggi la maggior parte dei dentisti usa per lo sbiancamento il laser a diodi (810/980). Il laser oltre un effetto diretto sul gel ha anche un effetto indiretto sul processo sbiancante in quanto con la sua energia apre i tubuli dentinali e consente una migliore penetrazione del prodotto all’interno dei tessuti dentali.

Il protocollo di applicazione è completamente diverso rispetto alle lampade tradizionali in quanto non c’è un puntale full-arch e ogni dente viene esposto singolarmente al laser per uno o due cicli che vanno dai 10 ai 30 secondi con potenze da 3 a 5 W con movimento circolare.

Lo sbiancamento danneggia i denti?

Studi scientifici sono concordi nell’affermare che uno sbiancamento effettuato sotto controllo del dentista non provoca danni permanenti né una perdita di sostanza dei denti o delle gengive. Semmai aumenta temporaneamente la sensibilità dei colletti dentari, innanzitutto nei pazienti parodontopatici che presentano una retrazione gengivale con radici parzialmente scoperte.

Sbiancamento fatto a casa (Domiciliare)

È la tecnica di sbiancamento che prevede l’uso di una mascherina individualizzata in cui si mette un gel di perossido di carbammide al 10, 15 % (a seconda dei casi) sotto la supervisione di un medico dentista da indossare per circa 10-15 giorni. Non è obbligatorio indossare la mascherina durante la notte, è solo più comodo. La mascherina può essere indossata anche di giorno per almeno 2 ore.

La mascherina è costruita in modo che il gel sia in contatto solo con i denti in modo che il gel non vada a contatto con le gengive.

Le differenze tra la tecnica “domiciliare” e tra la tecnica “in studio” sono:

– viene utilizzato perossido di carbamide quale veicolo per il rilascio di perossido di idrogeno, in modo da sfruttarne anche gli effetti antiplacca
– la percentuale di perossido di idrogeno rilasciata dal perossido di carbammide è inferiore a quella usata nella tecnica “in studio”, dove si arriva a concentrazioni fino al 35 % di perossido di idrogeno.

In questo modo si ha la stessa efficacia dello sbiancamento “in studio” in un tempo maggiore, ma con una netta diminuzione degli effetti collaterali, soprattutto della sensibilità dentale. Nel gel sono inoltre presenti sostanze quali il nitrato di potassio che diminuiscono drasticamente l’ipersensibilità dentale.

Vantaggi:

– L’azione sbiancante del prodotto ha luogo al di fuori dello studio odontoiatrico, con il risparmio di tempo e di lavoro del dentista, a cui consegue una diminuzione dei costi che il paziente deve supportare
– Effetto sbiancante fino a 15 tonalità
– Effetti collaterali (irritazione gengivale e sensibilità ) ridotti al minimo
– Bassa collaborazione del paziente, che deve ricordarsi solo di indossare la mascherina prima di andare a dormire.
– Durata dell’effetto sbiancante massimo 2 anni
– Costi relativamente contenuti

Svantaggi:

– È richiesto un po’ più di tempo rispetto al trattamento “in studio”

Finito lo sbiancamento non buttate via le mascherine, ma conservatele con cura, al successivo sbiancamento si eviterà così di riprendere le impronte e di fare nuove mascherine, risparmiando così tempo e denaro.

Metodi di sbiancamento “fai da te”

I metodi di sbiancamento “fai da te” sono quelle procedure di sbiancamento dentale fatte senza la supervisione di un medico dentista, ma attraverso l’acquisto di prodotti sbiancanti “da banco”, cioè acquistabili nelle farmacie, supermercati, ecc…, che tutti possono acquistare. Essi sono:

– Gomme da masticare “sbiancanti”
– Dentifrici “sbiancanti”
– Gel sbiancanti da applicare sui denti mediante strisce di materiale acrilico
– Gel sbiancante da applicare sui denti mediante applicatori
– Gel sbiancanti da applicare sui denti mediante stick

Caratteristiche generali – I sistemi sbiancanti “fai da te” sono caratterizzati da:

– mancanza di supervisione di un medico dentista
– percentuale non elevata di perossido di idrogeno (massimo 6 %)
– sistemi di applicazione non individuali, ma preformati (es. strisce, applicatori..), non corrispondenti all’anatomia dei denti e alla reale lunghezza delle arcate
– efficacia di sbiancamento minore (massimo 5 tonalità, raggiunto dal sistema con le strisce)
– tempo necessario per lo sbiancamento elevato
– durata dei risultati per 6 mesi-12 mesi
– costi più bassi rispetto ai sistemi di sbiancamento professionale

Lo Sbiancamento interno per i di denti devitalizzati

Denti con polpa non vitale e denti che hanno subito un trattamento radicolare (cura canalare o devitalizzazione) hanno la tendenza a ingiallirsi, e dopo alcuni anni diventano scuri (marroni) a causa della degradazione della polpa, influendo negativamente sull’estetica.

In questo caso può essere d’aiuto lo sbiancamento interno, che si effettua aprendo il dente devitalizzato (dalla parte palatale o linguale, quindi non visibile) e applicando un’agente sbiancante speciale. Successivamente l’apertura viene chiusa con un’otturazione provvisoria.

Questo procedimento impiega circa 10 minuti e viene ripetuto più volte a distanza di una settimana, fino a quando si ottiene il grado di sbiancamento idoneo. Infine si chiude definitivamente l’apertura posteriore con una otturazione bianca in composito.